Nel cervello autistico la connettività cerebellare è alterata

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XV – 04 novembre 2017.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Le alterazioni del cervelletto nei disturbi dello spettro dell’autismo (ASD) sono state documentate da molto tempo ma, sia perché incostantemente presenti sia perché differenti nelle varie casistiche e difficili da mettere in rapporto diretto con i sintomi, sono state spesso accantonate in molte indagini sulle basi strutturali del fenotipo clinico.

È stata tuttavia rilevata una coerenza tra le manifestazioni autistiche e la presenza di anomalie nella regione cerebellare denominata secondo l’International Anatomical Nomenclature Committee (IANC) RCrusI (Right CrusI). Non è superfluo precisare che, sebbene RCrusI sia certamente connesso nella fisiologia con i circuiti cerebrali implicati nella fisiopatologia delle sindromi ASD, lo specifico contributo della disfunzione di RCrusI ai processi che determinano le evidenze comportamentali autistiche non è stato finora definito. Un nuovo studio, condotto da Peter T. Tsai, Catherine J. Stoodley e colleghi, ha analizzato la connettività funzionale di questa regione nell’autismo, producendo risultati di notevole interesse.

(Catherine C. J., et al. Altered cerebellar connectivity in autism and cerebellar-mediate rescue of autism-related behaviors in mice. Nature Neuroscience Epub ahead of print  doi: 10.1038/s41593-017-0004-1, 2017).

La provenienza degli autori è la seguente: The Department of Neurology and Neurotherapeutics, University of Texas Southwestern Medical Center, Dallas, Texsas (USA); Department of Psychology and Center for Behavioral Neuroscience, American University, Washington, DC (USA); Toronto Mouse Imaging Centre, Hospital for Sick Kids, Toronto (Canada); Center for Neurodevelopmental and Imaging Research, Kennedy Krieger Institute, Baltimore, Maryland (USA).

Lo studio condotto da Peter T. Tsai, Catherine J. Stoodley e colleghi ha rilevato che la neuromodulazione di RCrusI in persone “neurotipiche” risultava in un’alterata connettività funzionale con il lobulo parietale inferiore. I bambini affetti da disturbi dello spettro dell’autismo (ASD, da autism spectrum disorders) presentano connettività funzionale atipica proprio in questo circuito. Questo rilievo è stato verificato mediante un modello sperimentale: connettività strutturale atipica è stata rinvenuta nelle connessioni tra RCrusI e lobulo parietale inferiore nel modello di topo dei disturbi dello spettro dell’autismo PN (Purkinje neuron) TscI.

Gli esperimenti di inibizione hanno fornito ulteriori elementi. L’inibizione mediata chemogeneticamente dell’attività dei neuroni di Purkinje di RCrusI nei topi era sufficiente a generare comportamenti ristretti, ripetitivi e sociali associati ad ASD; mentre la stimolazione di tali cellule PN di RCrusI consentiva di “guarire” il disturbo sociale del modello murino PN TscI.

Presi insieme, i risultati dello studio, per il cui dettaglio si rimanda alla lettura integrale del lavoro originale, rivelano importanti ruoli per RCrusI nelle manifestazioni comportamentali presenti nei pazienti affetti da ASD. Inoltre, il recupero comportamentale ottenuto sperimentalmente nei modelli murini delle sindromi autistiche suggerisce che l’analisi del potenziale terapeutico della neuromodulazione cerebellare sarà un importante obiettivo di ricerca nei prossimi anni.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-04 novembre 2017

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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